Berlinale 2014 L’inconfondibile stile di Wes Anderson, con qualche piccola deroga sul font La passione di Wes Anderson per le case di bambola con tanti personaggi dentro – tutti attori che per amor suo accettano paghe al minimo sindacale, qui se ne contano almeno sedici – trova nel grande albergo di inizio Novecento un nuovo terreno di gioco. Mancava alla collezione, che oltre a varie civili abitazioni già vanta la nave dell’oceanografo Steve Zissou e gli scompartimenti del “Treno per il Darjeeling”. Stavolta, come nelle operette e nei film di Ernst Lubitsch, costruisce attorno al Grand Budapest Hotel un’intera Ruritania. Mariarosa Mancuso 07 FEB 2014
Gli uccelli di Hitchcock a San Pietro E’ la natura, quella che fa spettacolo nei documentari sugli animali: il leone insegue la gazzella e la sbrana, il pesce grosso divora il pesce piccolo, il predatore acchiappa la preda (con molta ammirazione per la supervista che rende la caccia possibile a grande distanza). Nella versione di Orson Welles (il film era “Rapporto confidenziale”) è lo scorpione che – “è nella mia natura” – punge la rana anche dopo aver patteggiato un accordo di non aggressione per attraversare il fiume. Matzuzzi Uccellacci e santarellini - Stefanini Anche le colombe sono feroci Mariarosa Mancuso 28 GEN 2014
Nessuna morale contro il capitalismo, il lupo di Wall Street è energia pura Si fa prima a dire cosa non è. Non è un racconto con morale sui danni che si combinano manovrando azioni e promuovendo investimenti truffaldini. Non è un atto d’accusa contro la finanza e la Borsa, intese come forze del male che distruggono il mondo. Non è un manifesto che gli attivisti di Occupy Wall Street possano sottoscrivere. Non è un manuale per broker senza scrupoli che vogliano arricchirsi come Jordan Belfort. Non è un risarcimento per le vittime cadute nella trappola. Non parla di redenzione o di pentimento. Mariarosa Mancuso 23 GEN 2014